Per me è stato un momento talmente spontaneo che non ricordo esattamente l'età in cui l'ho fatto. Direi comunque attorno ai vent'anni. Non c'è fretta. Penso che ognuno lo capisca con i propri tempi. All' inizio mi sono posta tante domande. Ho fatto ricerche continue per cercare di capire. All' inizio credevo fosse solo curiosità ma poi mi sono accorta che non era così. Tanto più che nella sigla della comunità non compare la lettera a cui sento di appartenere e spesso mi dà una sensazione di insicurezza il fatto di far parte del "+". Mi rendo conto razionalmente che se mettessero tutti gli orientamenti diventerebbe un "codice fiscale". Comunque per me fare coming out è stato da una parte gratificante perché ho avuto una maggiore consapevolezza di me stessa e dall'altro frustrante perché mi sono accorta di quanta ignoranza permea ancora il mondo. Non poterne parlare apertamente con alcuni membri della mia famiglia non è facile. Alcuni hanno già pianificato la mia vita con tutte quelle cose tradizionali e agghiaccianti come il matrimonio. Parlo per me ovviamente, sicuramente a qualcuno piacerà. Alcune persone quando si finisce per parlare di questo argomento di arrabbiano o piangono per non parlare delle cattiverie che dicono. A volte si è costretti a mentire perché non è possibile confidarsi. È sempre e comunque un'esperienza che cambia la vita e il modo si vedono le persone.